Imbarcato su un veicolo blindato, stavo percorrendo le strade polverose dell’Afghanistan, dove ogni svolta rivelava un nuovo mistero. Alla rotonda di Mahmoud é Raqi, il nostro convoglio si fermò, e il mio sguardo incontrò quello di tre afghani, i cui sorrisi radiosi illuminavano l’ingresso della loro modesto negozio.
Con un semplice gesto, chiedo loro silenziosamente il permesso di catturare questo momento. Uno di loro, con elegante lentezza, alza la mano come per sospendere il tempo. Scompare brevemente nell’ombra del suo negozio, poi riemerge con un amico. Con un gesto grazioso, mi invita a catturare, ora, questo momento prezioso.
Sotto il mio obiettivo, i loro sorrisi fioriscono, testimonianza luminosa di una profonda umanità, radicata in una terra dalle mille storie. Che popolo meraviglioso, la cui bellezza risiede nella semplicità e nell’autenticità di ogni incontro.